“Giudizio immediato per Francesco Maiolini”: è la richiesta della Procura di Palermo nei confronti dell’ex direttore generale di Banca Nuova accusato di usura bancaria.
Come riporta il quotidiano La Repubblica in edicola oggi, per il sostituto procuratore Marco Verzera la prova di reato è “evidente” e quindi l’udienza preliminare può essere saltata. La richiesta di rito immediato è stata controfirmata da due vice del procuratore capo Francesco Messineo, gli aggiunti Vittorio Teresi e Leonardo Agueci.

Nell’inchiesta sono coinvolti anche il presidente di Banca Nuova, Marino Breganze, il responsabile di area dell’istituto bancario, Rodolfo Pezzotti. Per la stessa inchiesta il procuratore Messineo è finito indagato a Caltanissetta per rivelazione di notizie riservate. Il capo della Procura di Palermo è accusato di aver passato informazioni all’ex direttore di Banca Nuova, che ad aprile aveva ricevuto un avviso di identificazione da parte della Guardia di Finanza, scoprendo così al centro di indagini.
Sotto la lente d’ingrandimento del sostituto procuratore Verzera e della Guardia di Finanza, due conti corrente, i cui titolari hanno denunciato l’applicazione di tassi usurai. Maiolini, oggi presidente dell’Irfis,  ha sempre respinto ogni addebito e nei giorni scorsi, tramite il suo legale Lillo Fiorello, ha presentato una richiesta di incidente probatorio, affinchè venga fatta una superperizia sui conti finiti al centro delle indagini. Si attende adesso la decisione del  Gip che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rito immediato per i tre indagati.