martedì 25 settembre 2012

Monti, l'ideologo del DEMOCRAZISMO


In viaggio con Goofy parte VII: beato te...

(dedicato a tutti quelli che... lo capirete ascoltando!)
http://goofynomics.blogspot.it/2012/09/in-viaggio-con-goofy-parte-vii-beato-te.html

Per commento, due commenti di cesare dal frate, che mi sono stati molto utili:

Grazie a lei per l'attenzione. E' da un anno che studio economia e raccolgo evidenze dirette, soprattutto le "confessioni" spontanee dei soloni che ci governano. Nulla è nascosto, tutto avviene alla luce del sole e viene ammesso e teorizzato. E' come la lettera di Poe: era così in evidenza che nessuno se ne accorgeva. Le riporto alcune "confessioni" di Mario Monti (tratte dal libro/intervista Intervista sull'Italia in Europa, 1998!!!):
p. 40-41 Domanda del giornalista (Federico Rampini)"Perché la Commissione europea ha accettato di diventare il capro espiatorio su cui scaricare l'impopolarità dei sacrifici?"
Risposta di Monti: "Perché, tutto sommato, alle istituzioni europee interessava che i Paesi facessero politiche di risanamento. E hanno accettato l'onere dell'impopolarità ESSENDO PIU' LONTANE, PIU' AL RIPARO, DAL PROCESSO ELETTORALE. Solo che questo un po' per volta ha reso grigia e poi nera l'immagine dell'Europa presso i cittadini".
Mie personali considerazioni: Monti (e non solo, basta leggere le relazioni BCE sul MES) ripete come un disco rotto che il governo dell'economia deve essere "al riparo dal processo elettorale" cioè non democratico. Ora vado a recuperare un altro passaggio in cui dice le stesse cose circa l'indipendenza della Banca Centrale e la costruzione dell'Unione europea.


in questo passo, p.51, Monti spiega come il motore dell'integrazione europea sia stata la paura (o il terrorismo psicologico per uscire dall'eufemismo): "La minaccia esterna di oggi si chiama concorrenza. Questo è un fattore potente di spinta per l'integrazione, anche se l'Europa reagisce troppo lentamente a questa minaccia. [...] Un altro fenomeno che viene percepito come minaccia esterna, e che sta spingendo l'Europa verso una maggiore integrazione, è la minaccia immigrazione. [...] QUINDI LE PAURE SONO STATE ALL'ORIGINE DELL'INTEGRAZIONE, LE PAURE HANNO CAMBIATO NATURA, PERO' RIMANGONO TRA I MOTORI DELL'INTEGRAZIONE".
Sull'indipendenza della banca centrale (p. 84, fu Monti il relatore del rapporto sull'indipendenza della Banca d'Italia sulla cui base Andreatta decise il divorzio!!): "Il rapporto fra democrazia e Banca Centrale è come un deposito che la politica fa in un luogo di lunga durata a cui affida in custodia valori che ritiene importanti. La stessa politica sa che questi valori saranno meglio tutelati, se affidati a qualcuno che può permetterselo trovandosi AL RIPARO DAL PROCESSO ELETTORALE".
AL RIPARO DAL PROCESSO ELETTORALE
AL RIPARO DAL PROCESSO ELETTORALE
AL RIPARO DAL PROCESSO ELETTORALE
Monti è un disco rotto, quando si parla di economia, che sia in ballo la commissione europea o lo statuto delle banche centrali, parte il disco rotto... Chiudo qua, avrei altre "confessioni" spontanee da riportare ma non voglio appesantire con troppi commenti. Buon lavoro!


No, Cesare, non appesantisci, riporta, riporta, che nel libro c'è ancora spazio. Anzi, se mi dai la citazione esatta del testo mi fai risparmiare tempo. Poi ti fornisco un indirizzario di persone che si stanno interrogando su quale sia l'elasticità delle esportazioni italiane al cambio reale, così magari tu gli mandi questa lista di citazioni, e vediamo qual è l'elasticità del loro cervello alla realtà dei fatti. A meno che anch'esso non sia affidato in custodia a qualcuno che lo tiene AL RIPARO DAL PROCESSO ELETTORALE...

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