sabato 22 settembre 2012

Interrogazione parlamentare su Agenzia Debiti spa


Agenzia Debiti spa-testimonianza lavoratrice

Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08200 
Atto n. 4-08200
Pubblicato il 13 settembre 2012, nella seduta n. 794
LANNUTTI – Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell’economia e delle finanze, dello sviluppo economico e della giustizia. -
Premesso che:
l’interrogante ha presentato numerosi atti di sindacato ispettivo (4-06545, 3-02813, 3-02859, 2-00450), che ad oggi non hanno ricevuto risposta, relativi alla attività che l’interrogante ritiene truffaldina, della società Agenzia Debiti SpA.
La società pubblicizza dappertutto i propri servizi dicendo che un debito di 30.000 euro verrà abbattuto del 70 per cento, dando quindi la garanzia che 30.000 euro arriveranno a 10.000 euro; nel frattempo si fa pagare dall’utente 390 euro. A riguardo, a quanto risulta all’interrogante, l’avvocato Massimiliano Mapelli, uno dei responsabili della società, risponde che tutto è regolare perché i 390 euro richiesti al primo contatto con il cliente sono il prezzo per il consulente legale affinché l’Agenzia possa farsi un’idea esatta dell’esposizione debitoria delle persone. Insomma, il “tartassato” di turno sborsa centinaia di euro per conoscere quello che si presuppone che dovrebbe già sapere, ossia l’entità del proprio debito. Poi, per proseguire, sono richiesti ulteriori importi (compresi tra 2.000 e 4.000 euro); si chiede addirittura di firmare le cambiali. Sono circa 200.000-300.000 gli italiani che si sono rivolti a queste agenzie di debiti. Infatti, non c’è solo quella citata, ma anche altre, e molto aggressive, che addirittura, a quanto risulta all’interrogante, denunciano penalmente chiunque osi lamentarsi sui forum delle associazioni dei consumatori dicendo di essere stato truffato;
è in corso un’indagine dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcom), aperta su denuncia dell’Adusbef (Associazione difesa consumatori ed utenti bancari, finanziari ed assicurativi), volta ad accertare l’esistenza di una violazione del codice del consumo dal momento che non è possibile promettere alle persone un abbattimento del 70 per cento dei loro debiti senza che poi ciò avvenga anzi, aggravando le condizioni del cittadino;
da ultimo è arrivata all’interrogante la segnalazione di una signora che ha lavorato per pochi mesi presso Agenzia Debiti dove ha potuto constatare di persona che nella gestione dell’attività vi sono numerose anomalie;
al momento della stipula del contratto di assunzione (a tempo indeterminato con prova di 60 giorni) la signora ha preso atto che questa avveniva non con l’Agenzia Debiti, bensì con lo studio legale Baldini & partners Srl;
al corso di formazione, durato solo tre giorni, veniva detto alla signora ed ai suoi colleghi assunti che Agenzia Debiti stava facendo delle prove in quel periodo, anche con un altro nome societario. La signora scopre in Internet che è stato registrato il marchio di Professione Debiti SpA e viene pubblicizzato come società del gruppo di Agenzia Debiti;
quando la signora ha accettato la loro proposta lavorativa, si era illusa che per valutarla i responsabili della società si sarebbero basati anche sulle sue esperienze professionali, come consulente ed esperta dei due settori del mondo finanziario e del recupero crediti. Ben presto, invece, ha preso coscienza che quello che contava per la società era solo ed unicamente riferito alle capacità dei propri operatori di vendere i plichi da 390 euro, e al numero dei plichi ritirati all’ufficio postale;
la signora, in qualità di operatore, durante la sua breve vita lavorativa presso l’Agenzia, ha ricevuto numerose telefonate di clienti che lamentavano di aver pagato anticipatamente la consulenza legale con cambiali ed assegni postdatati e di non aver avuto alcun colloquio con il legale. Clienti irritati che inveivano perché gli avvocati “esperti” della società avevano fatto scadere i termini di un decreto ingiuntivo, o di un pignoramento o di un’asta immobiliare, lasciando la clientela, nel momento del bisogno, frustrata perché nessuno le aveva dato retta e alla mercé degli avvenimenti;
la signora racconta, inoltre, di uno dei tanti casi di lamentele di cittadini, in particolare il ricevimento della telefonata di un cliente che lamenta di aver trovato, sotto casa sua, una persona che, spacciandosi per un incaricato dell’Agenzia Debiti, e senza aver fissato con lui alcun appuntamento, lo aveva convinto a riceverlo a casa, facendogli firmare delle cambiali e gli aveva detto di andare in banca a ritirare un intero blocchetto di assegni che avrebbe dovuto consegnargli pochi giorni dopo;
consultando durante le pause gli altri colleghi, la signora ha verificato che anche essi hanno assistito alle stesse pressioni sui debitori e molti di loro hanno lasciato il lavoro perché non approvavano i sistemi adottati dalla società;
in più, la signora sottolinea che un’altra delle grosse manchevolezze dell’azienda riguarda la tutela della privacy. Le persone che chiamano per avere informazioni, anche quando si definiscono poco interessate alla consulenza di Agenzia Debiti, sono inserite in database e da quel momento vengono subissate di chiamate da vari operatori e il loro telefonino viene riempito di sms con campagne pubblicitarie apposite che continuano a far riferimento al discorso del risparmio tra il 40 e il 70 per cento sui debiti in corso (stralcio a saldo) con banche e compagnie finanziarie e, poiché il testo pubblicitario è abbastanza ambiguo, sembra che si possa applicare anche al settore fiscale con riferimento alla Agenzia delle entrate e ad Equitalia. È del tutto evidente che i cittadini più sprovveduti chiamino per avere informazioni;
altrettanto spesso la lavoratrice ha ricevuto chiamate da persone esasperate che le rivolgevano improperi e in taluni casi chiedevano anche i suoi dati personali da poter inoltrare con una denuncia alle autorità, per violazione della loro privacy. Alcuni di loro, nel corso della telefonata, rivelavano anche di aver chiamato a più riprese chiedendo di togliere i loro dati dal database aziendale, senza ottenere alcunché. Questo accade perché la procedura interna della società prevede che i loro operatori debbano fare numerose chiamate ai clienti e, solo dopo essere arrivati al numero di 15 telefonate nulle (senza risposta dal cliente), sono autorizzati a chiudere la scheda. Ma lo stesso numero del cellulare viene poi subissato da una serie infinita di sms (alcuni si lamentano di riceverne anche 6 al giorno o nel cuore della notte) che di fatto portano allo sfinimento i debitori,
si chiede di sapere:
se, alla luce dei fatti e degli atti di sindacato ispettivo finora presentati, il Governo non ritenga doveroso assumere iniziative nei confronti di Agenzia Debiti, che promette di ridurre i debiti del 70 per cento, come reclamizzato sul sito, nonché vanta la propria attività di oppositore ad ogni atto di Equitalia, Agenzia delle entrate, INPS e fisco, in genere attraverso accesso agli atti e ricorsi alla Commissione tributaria in ogni grado di giudizio, assicurando agli indebitati di riuscire legalmente a posticipare, rateizzare, diminuire o annullare i debiti, siano essi con fisco, Stato, creditori, banche e finanziarie, di difendere dagli accertamenti del fisco e di altri creditori, di proteggere il loro patrimonio dagli attacchi dei creditori, ingenerando nel pubblico degli indebitati l’illusoria speranza di alleviare la propria situazione, che al contrario si aggrava;
se tale pubblicità allettante, sponsorizzata sui maggiori siti on line, non risulti indurre famiglie disperate a peggiorare la propria situazione, aggravando con ulteriori esborsi l’esposizione debitoria di tantissimi cittadini, già caduti nelle grinfie di banche e/o finanziarie, ai quali viene dato il colpo di grazia con la prima richiesta di 390 euro, solo per conoscere quello che già sanno, ossia l’entità del loro debito;
se non ritenga doveroso porre un argine agli atti aggressivi ed intimidatori degli avvocati di Agenzia Debiti, che tentano di perseguire penalmente gli utenti e le loro associazioni, compreso il forum di Adusbef, mettendo in atto metodologie non corrette di procacciamento degli ignari e/o malcapitati cittadini, che hanno tutto il diritto di manifestare quelli che ritengono abusi;
quali misure urgenti intenda attivare per evitare che tali procacciatori di clienti possano fare affari a scapito di cittadini e famiglie già indebitate, costrette ad inseguire il miraggio di risparmiare il 70 per cento sui propri debiti e di essere addirittura cancellati dalle banche dati dei cattivi pagatori, a prescindere dalla soluzione dei problemi;
quali soggetti risultino gestire Agenzia Debiti, che procurerebbe danno tangibile non solo ai clienti in difficoltà, ma anche ai dipendenti ed allo Stato;
se sia a conoscenza dei motivi per cui Agenzia Debiti non assume direttamente i propri dipendenti, visto che sui contratti di assunzione il datore di lavoro risulta essere lo studio legale Baldini & partners Srl e se anche questo non possa essere espressione del nebbioso sistema di gestione della società;
quali misure urgenti intenda attivare per porre fine a fenomeni che, nei momenti di crisi economica, sfruttano la disperazione per trarre vantaggi ed enormi profitti.

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