giovedì 20 settembre 2012

FMI: le condizionalità alla base del ricatto usuraio


Sotto il tallone del FMI (Fondo Monetario Internazionale)
di Gianni Duchini - 19/09/2012
Fonte: Conflitti e strategie


Alle tensioni finanziarie si è aggiuntunfase recessivche dallperiferisi è estesal centro dellzoneuro; il prolungarsi dellcrisi vricercatnellmancanzdi unpoliticautonomdagli Usche accentui forti squilibri tril Nord ed il Sud, oltre alle ricette di rigore che in dosi massicce hanno fatto sprofondare in unirreversibile recessione rendendo necessarie nuove dosi di austerity.
In queste condizioni i processi di aggiustamento e consolidamento fiscale dei paesi più indebitati dei paesi dell’eurozona, trcui l’Italia, vanno incontro a crescenti difficoltà.

Le recenti decisioni dellBce di intervenire in tempi brevi, con un memorandum di intese con il Fondo SalvStati, in particolare nei confronti di Spagne Italia, appaiono tutt’altro che scontato. Tali paesi sono particolarmente vulnerabili a causdellcrisi di liquidità che può autoalimentarsi con il rischio di solvibilità. Sono rischi sistemici con effetto di contagio per l’interareconsiderando che sono paesi troppo grandi per fallire ed essere salvati.
Gli otto giudici dellCorte Costituzionale tedeschanno ratificato l’Esm (il Fondo salvStati) con un limite quantitativo di 190 miliardi di euro allquotche lGermanipuò finanziare nei programmi di salvataggio su scaleuropea; ciò significche tale limite può essere superato soltanto con il voto del Parlamento tedesco (per ldottrintedescè un richiamo al sacro principio per il quale lspespubblicvsempre giustificatagli elettori). Su scaleuropea, il limite di 190 miliardi significcredere che non si andrà oltre il previsto salvataggio dellSpagne al proseguo di sostegno dellGrecise avanzerà nei suoi tagli previsti; in altre parole non c’è capienzper l’Italia.
Considerando l’intervento dellBce per il suo programmdi acquisti di titoli sovrani, interviene il problemdelle “Condizionalità” posto allbase dello stesso intervento prospettato. LBce haffermato che spetterà all’Eurogruppo ed al Fondo SalvStati fissare le condizioni necessarie per l’ottenimento dell’intervento: un ruolo chiave siaffidato al Fmi (Fondo Monetario Internazionale) nellformulazione e monitoraggio dei programmi di assistenza.
E’ chiaro che tale tipo di intervento potrebbe risultare pesante nei termini costi-benefici con un saldo complessivamente negativo qualorsi dovesse optare per un intervento dellBce, che altro non è unse non unperditdi controllo del paese che si intende aiutare a favore del Fmi, spazzando viquel poco di sovranità rimasto all’interEuropa.

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