sabato 21 luglio 2012

In Italia ci sono otto milioni di poveri


Il Paese dei tristi primati


tasse macigno Il Paese dei tristi primatiIn Italia ci sono otto milioni di poveri e il governo si rifiuta di fare la patrimoniale. È una vergogna. In questo modo, la forbice tra chi ha sempre avuto troppo e chi ha avuto troppo poco continuerà ad allargarsi a dismisura, visto che finora l’esecutivo ha colpito solo i lavoratori, i pensionati e gli onesti cittadini.
Oggi abbiamo assistito all’ennesima conferenza farsa del presidente del Consiglio. Monti, oltre a salvare ancora una volta i grandi patrimoni, ha bluffato sul taglio delle Province, un provvedimento solo sbandierato. Il presidente del Consiglio e i suoi ministri pifferai hanno dato i numeri come al solito. In realtà, oggi il governo si è limitato a definire i criteri per il loro riordino, rimandando tutto quanto alle calende greche.
Il riordino è un pannicello caldo: le Province sono enti inutili, obsoleti e vanno abolite totalmente. Noi dell’IdV lo proponiamo da tempo. Intanto, lo spread è schizzato sopra i 500 punti, a dimostrazione del fatto che le politiche ‘lacrime e sangue’ imposte da Monti alle fasce sociali più deboli hanno miseramente fallito. Infatti, grazie alle misure adottate da professoroni e tecnici, in perfetta continuità con quelle di Berlusconi, l’Italia è diventata il Paese dei tristi primati.
Un Paese dove l’evasione fiscale ammonta addirittura al 17,5% del Pil, 154 miliardi di euro. Il doppio del sommerso in Inghilterra e sei volte quello francese. La verità è che né questo governo né quello precedente hanno preso provvedimenti per estirpare questo cancro. Monti ha caricato di nuove tasse i cittadini e i lavoratori e non ha fatto niente contro gli evasori.
L’unico risultato è che i ladri di Stato se la ridono e si sono arricchiti sempre di più. Inoltre il presidente del Consiglio si era impegnato a firmare il trattato con la Svizzera per tassare i capitali esportati illegalmente in quel paese, come avviene già in Germania e in Inghilterra. Al contrario, i grandi capitali non sono stati toccati, il prelievo sulle rendite è rimasto ridicolo e i poveracci con una casa devono svenarsi per pagare l’Imu. Tassa che ha risparmiato invece le fondazioni bancarie.
Il governo dei bugiardi aveva anche giurato che i compensi dei manager pubblici sarebbero stati calmierati. Poi ha cominciato a rimandare all’infinito, mentre i tagli e le tasse che colpiscono i cittadini non vengono rinviati mai, nemmeno di un minuto. L’ultimo scandaloso e vergognoso esempio è quello del nuovo direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, che nel pieno della crisi, con la gente che muore di fame, prenderà uno stipendio di 650mila euro l’anno a tempo indeterminato, come faranno altri suoi colleghi. Alla faccia dell’equità e della giustizia sociale!

Nessun commento:

Posta un commento