lunedì 21 maggio 2012

Nunnari, l'avvocato che querela Equitalia


Concetta Nunnari, l'avvocato che querela Equitalia (e vince)

Vince tutti i ricorsi, ma nonostante ciò Equitalia gli mette all'asta la casa. Un avvocato di Catanzaro querela Equitalia e i suoi vertici per i reati di stalking, estorsione e associazione per delinquere. "Io ho avuto la possibilità di andare fino in fondo; ma penso a tutti coloro che questa possibilità non ce l'hanno" ha dichiarato l'avvocato.


Estorsione, stalking, associazione a delinquere. L'avvocato Concetta Nunnari ha deciso di intraprendere contro Equitalia un'azione legale,  dopo aver ricevuto la notizia che la sua casa il 30 luglio verrà messa all'asta per debiti non dovuti, a suo dire, in quanto già annullati da numerose sentenze passate in giudicato, che il legale dettaglia nella querela presentata agli uffici della questura. Una beffa. L'avvocato Nunnari  ha presentato una querela presso gli uffici della questura di Catanzaro in cui ipotizza dei reati che vanno dallo stalking all’estorsione all’associazione, individuando, negli atti le persone che, secondo il convincimento dell’avvocato dovrebbero avere delle responsabilità, Vitola AdeleGallo Ettore (funzionari delegati), Mastrapasqua Antonio (Presidente Equitalia Sud), Mineo Benedetto (amministratore delegato Equitalia Sud, Bernardi Paolo (Direttore Generale Equitalia Sud), Calandra Luigi(direttore Regionale Calabria) . Intanto la stessa sorte potrebbe toccare presto ad un altro catanzarese che si è visto recapitare una cartella di circa 40.000 euro e che, pur avendo presentato un’istanza di ricorso, ancora non ha notizie se e quando questa potrà essere discussa. Equitalia non è l’uomo nero, ma la gente ora è certamente più spaventata. Catanzaro continua a essere teatro di vicende inquietanti legati a Equitalia, come quella degli stipendi e delle pensioni pignorate a residenti nel capoluogo calabrese per debiti non pagati.
In una esclusiva intervista a Net1news l'avvocato Concetta Nunnari spiega il motivo della sua azione.

 D) Ha presentato un esposto contro Equitalia per stalking e estorsione. Ci vuole spiegare i motivi della sua denuncia?

R) In breve, poichè da circa dieci anni sono stata costretta ad impugnare cartelle esattoriali notificatemi da Equitalia e nonostante esistano sentenze passate in giudicato, sono stata oggetto di un fermo amministrativo sulla mia auto (mai notificatomi), successivamente annullato con discarico delle cartelle e di ben due iscrizioni ipotecarie fondate su credito annullati dal Giudice o sospesi, l'ultima delle quali annullata dalla Commissione Tributaria Provinciale di Catanzaro con sentenza passata in giudicato, nel momento in cui mi è stato notificato il 9 maggio l'avviso di vendita della mia casa, ho deciso di denunciare i vertici nazionali e regionali di equitalia, poichè quest'attività da loro posta in essere era del tutto illecita. Fra i vari reati ipotizzati c'è l'associazione a delinquere, l'estorsione, lo stalking, l'abuso d'ufficio e l'inottemperanza dei provvedimenti dell'AG.

D) Avvocato lei dice di voler dedicare questa battaglia proprio "a coloro che non si chiamano Concetta Nunnari e che non possono chiamare i giornalisti". Ci vuole spiegare questo suo concetto?

R) Mi spiego meglio: io svolgo la professione di avvocato e sono avvantaggiata rispetto ad un cittadino che si occupa di altro, in quanto non solo ho più dimestichezza con la legge, ma posso contare sull'apporto di validi commercialisti, come il dott. Pasquale Raffa che mi ha seguito in questa vicenda dinnanzi alla CTP, nonchè sul fatto di avere grande dimestichezza con i media, perchè spesso mi capita per motivi di lavoro di avere contatti con giornalisti per questioni attinenti alla mia professione. Peraltro, avendo svolto per anni attività politica, so convocare una conferenza stampa, so redigere un comunicato ed ho la fortuna di poter dialogare direttamente con i giornali. Un comune cittadino che si vede oggetto di una cartella, di un fermo, di una vendita all'asta, ove mai dovesse ritenere di aver ragione, deve necessariamente rivolgersi ad un legale o ad un professionista del ramo, per iniziare una causa, con notevole dispendio di denaro e magari non sa muoversi in modo da portare all'attenzione del pubblico la propria storia. Quindi è per questo che parlavo di possibilità maggiori per me, tanto che ho deciso di pubblicizzare la mia vicenda al solo fine di dare voce a ciò che tanti vorrebbero denunciare ma che non hanno modo di fare.

D) Secondo lei, il fine di recuperare quanto dovuto presso il debitore moroso giustifica  qualunque mezzo?
R) Non dovrebbe essere così, ma purtroppo è la legge italiana che consente ad Equitalia ed allo Stato di agire nei confronti del contribuente in modo da aggirare quelli che sono limiti ai quali invece noi comuni cittadini dobbiamo sottostare quando dobbiamo riscuotere un credito. In pratica per come è strutturato legislativamente il sistema della riscossione in Italia, ormai siamo in pieno Far West! Se io voglio pignorare un mio debitore, o so in quale banca ha il conto, oppure devo affannarmi a vedere dove e cosa pignorare. L'equitalia apre il PC ed ha davati tutta la situazione di qualsiasi cittadino. capisce bene la facilità con cui può prelevare denaro da conti, affitti, terzi o quant'altro e senza passare dal Tribunale!

D) Ci può segnalare qualche caso limite, che giustifichi il fatto che qualche associazione di consumatori definisce "incostituzionale" il procedimento operativo di Equitalia?

R) E' totalmente incostituzionale a mio parere. ma il problema come dicevo prima non è Equitalia, ma le norme vigenti che autorizzano tutto questo. Potrei segnalare decine di casi, di gente a cui sono stati notificati atti illegittimi, oppure di invalidi a cui è stato notificato il fermo dell'auto o di persone vittime della reiterata notifica di cartelle già annullate...sono dieci anni che combatto Equitalia...ho una vasta casistica purtroppo.Le dirò un altro caso, quello di un signore che si vide notificare un'iscrizione ipotecaria per acqua non pagata in una città dove non aveva mai risieduto e che è riuscito ad ottenere lo sgravio solo dopo essersi rivolto al nostro studio.

D) perchè, secondo lei, si è giunti a certi eccessi nelle procedure escussive di Equitalia?

R) Si è giunti a questo meccanismo infernale poichè da un debito iniziale di poche decine di euro, ad esempio, si può arrivare a pagarne centinaia, poichè al capitale si sommano interessi elevatissimi, al limite dell'usura, aggi di riscossione, e capitalizzazione degli interessi che peraltro è vietata, ma non per equitalia. Le procedure sono poi meccanizzate e c'è uno scarso contributo "umano" a tutto il procedimento, poichè, come nel mio caso, ci sono volte in cui il contribuente è vittorioso in giudizio ma la sua cartella non viene annullata da equitalia e quindi si va avanti con i pignoramenti come se nulla fosse. Ci sono anche casi, numerosissimi, in cui vengono richiesti al cittadino importi non dovuti perchè relativi a sanzioni o tasse inesigibili per intervenuta prescrizione, ma molti non lo sanno e pagano ugualmente.

D) Come dovrebbe essere, secondo lei un procedimento di riscossione rispettoso delle leggi e della dignità delle persone?

R) A mio parere è indispensabile un intervento legislativo, anche per decreto, che riorganizzi il settore della riscossione, riportando gli interessi a livelli legali, che passi attraverso i Giudici e che non dia all'Equitalia la possibilità di bypassare ogni norma codificata andando a prelevare direttamente le somme sui conti correnti e similari.
Il cittadino, per come è strutturata la legge oggi, ha molte limitazioni difensive in fase di esecuzione mobiliare ed immobiliare di Equitalia, che invece non esistono per altri debiti. In sostanza invece di pensare a far presidiare Equitalia dall'esercito, bisogna capire che se non si modificano norme che impongono a chi deve pagare 100 di pagarne 2000 ci sarà una guerra civile, che non auspico, ma che deriva dal fatto che il sistema vessatorio e non umano del concessionario, impedisce ai più ogni difesa. pensi a chi magari sta pagando un mutuo sulla casa, a chi è disoccupato, a chi versa in difficoltà economiche perchè c'è crisi e si trova a ricevere la mazzata finale! In sostanza i veri evasori (quelli che evadono milioni di euro) non vengono quasi toccati, mentre il ceto medio è "mazziato" di continuo, perchè si trova ad avere a che fare con un sistema che vede come uno strozzino legalizzato che applica tassi di interesse insostenibili per chiunque, a maggior ragione se si chiede di rateizzare il debito. Le norme devono assolutamente essere cambiate attraverso una modifica totale del sistema di riscossione!
faccio presente che chi è oggetto di esecuzione da parte di Equitalia, non può ottenere prestiti bancari e se ha un fido gli viene richiesto l'immediato rientro...pensi alle per le imprese!

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