mercoledì 21 marzo 2012

Marra, sulla recente retata napoletana


 COMUNICATO STAMPA


Quando Marra narrò, tre anni fa, il commercio delle sentenze e molto altro anche in tema di signoraggio e illiceità del sistema fiscale..


Alberto Dandolo: Ad aprile 2009, lei, su una pagina intera di Il Giornale, ha pubblicato un documento tremendo, intitolato: «..Vendita di massa delle sentenze ad opera di buona parte dei giudici delle Commissioni Tributarie. Diritto di comprare le sentenze se si consente che i giudici le vendano». Oggi, puntuale, il grande scandalo è scoppiato: era tutto come diceva lei.



Alfonso Luigi Marra: Quella è solo la prima parte del titolo del documento n. 166, del 25.3.2009 (scaricabile da www. marra . it), nel quale descrivevo i fatti oggi emersi, ma anche molte altre cose, delle quali invece per il momento nessuno fa parola. Proseguivo infatti scrivendo: «Criminalità della tassazione stante il signoraggio bancario, e necessità di portare allo scoperto quella parte della magistratura e dell'apparato ministeriale, poliziesco ed esattoriale, che costituisce il principale baluardo del crimine del signoraggio bancario e del conseguente crimine della tassazione». Da quest'orecchio però la magistratura insiste per il momento a non sentire, e dobbiamo così assistere alla prosecuzione della sceneggiata dell'indignazione per l'evasione fiscale. Ora però tutte le commedie stanno per finire, e anche Monti, che a mio avviso non è sobrio ma fibrillante di paura nel manifestare esaltazione per i suoi presunti successi, dovrà iniziare a fare qualche ammissione, visto che a gennaio 2012 il fatturato dell'industria è sceso su base mensile del 4,9%. Né è dato capire da cosa possa mai dipendere - se non dalla fantasiosità della finanza e di chi la controlla - il miglioramento del famoso spread, visto che nessun altro indicatore è positivo.


Dandolo: Che sensazioni dà l'aver previsto tutto, nei suoi libri e nei suoi documenti, con decenni di anticipo?


Marra: Di dispiacere per la società, perché quelle analisi e quelle previsioni hanno credo prodotto, sia pure nel più generale silenzio, molti cambiamenti, ma sono state troppo soffocate e mistificate, e non hanno fermato il disastro.


Dandolo: Secondo lei perché c'è tanta resistenza verso le sue tesi?


Marra: Perché nel momento in cui si ammette la fondatezza di quel dico inizia un nuovo e ben più vasto e profondo '92. Come faranno infatti i partiti a spiegare perché hanno taciuto sul crimine del signoraggio bancario, sulle sei leggi regala-soldi alle banche e sulle tante altre cose, soprattutto in campo scientifico, che ho scritto dal 1985?


Dandolo: Si sente un po' Robespierre?


Marra: Per fortuna di tutta questa gente non siamo nel 1789, altrimenti non so quanti avrebbero salvato la testa. È certo però che saranno tutti 'condannati' allo status di cittadini privati. Cosa c'è di male: forse che lei stesso ed io, in questo momento, non siamo appunto dei privati cittadini?

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