mercoledì 29 febbraio 2012

Se la B.C.E. regala soldi alle banche, perchè le banche non regalano soldi ai cittadini?


Proprio oggi la BCE ha concesso un bel regalino alle banche europee, il secondo per essere precisi: sono stati assegnati 529,53 miliardi al tasso dell'1% a 36 mesi. L'importo ha addirittura superato quello assegnato in occasione della prima asta (fatta a dicembre) quando le banche europee avevano prelevato 489 miliardi (di cui 110 in favore delle banche italiane). 

Le banche che ne hanno fatto richiesta sono state 800 contro le 523 della tornata precedente.
Le banche italiane si sono arraffate una quota pari a 139 miliardi lordi, equivalenti a circa 80 miliardi al netto del riassorbimento di operazioni di scadenza più breve.

- Intesa Sanpaolo che ne ha chiesti 24 miliardi
- Unicredit 12,5 miliardi
- Ubi Banca 6 miliardi
- Banco Popolare 3,5 miliardi
- Mediobanca 3,5 miliardi 
- Mps tra 10 e 15 miliardi

Se chiedete un prestito in una di queste banche ricordate al direttore di filiale che hanno ricevuto questi soldi al misero tasso dell'1%, mentre a voi stanno concedendo un prestito a tassi che vanno dal 4-9%, se siete fortunati.

Ma allora se le banche ottengono prestiti così a "buon mercato", come va la situazione per le famiglie?
Questo periodo di crisi spinge in molti a chiedere prestiti personali. Dai risultati dell'"Indagine sul credito bancario nell'area dell'euro", condotta, relativamente agli istituti italiani del campione, dalla Banca d'Italia, è emerso che nel quarto trimestre del 2011 i criteri per la concessione dei prestiti alle imprese e alle famiglie in Italia hanno subito un significativo irrigidimento.

Dopo che ricevono soldi quasi in regalo le banche, invece di concedere prestiti a tasso più ridotto che fanno? Addirittura aumentano i tassi! 
E a dirlo è l'A.B.I. (Associazione Bancari Italiani).
Dalle segnalazioni del SI-ABI si rileva che a gennaio 2012 il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni – che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – è risultato pari al 4,15% (3,99% il mese precedente). A quest’ultimo riguardo, l’aumento di gennaio è da attribuire, fra l’altro, anche ad una maggiore quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso, passata nell’ultimo mese dal 37,6% al 39,2% (era 31,8% ad ottobre 2011).

In sintesi, le banche si intascano soldi dalla BCE a tassi ridicoli (come l'1%), usano questo denaro per sanare il proprio patrimonio secondo i requisiti imposti dall'EBA (Europea Banking Authority) e poi qualora decidano di erogare un prestito ad un normale cittadino, chiedendo garanzie di rimborso pari a 3 volte l'ammontare della cifra richiesta ed applicando commissioni superflue quanto assurde, hanno l'arroganza di applicare tassi che toccano il 9%, imponendo ipoteche di beni reali (es.: sulla casa) qualora lo sventurato contraente non riuscisse a ripagare le rate previste dal piano di ammortamento.
Mentre per i cittadini i conti non tornano, le banche brindano a Babbo Natale Mr.Draghi.

3 commenti:

  1. condivido e aggiungo che secondo me, il denaro stampato lo usano per comprare oro.
    La soluzione è quella di dare oro al popolo come fa la goldbex. Poi stiamo 5 minuti a fare quello che ha fatto Chavez in Venezuela, dove ha nazionalizzato le banche. Per fare questo serve un popolo libero e non schiavo del debito e finoa quando ha denato, è e sarà schiavo delle banche.

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    1. comprano oro sì , ma non solo
      la FED stampa forsennatamente anche per mantenere l'egemonia dei petroldollari , che inevitabilmente gli sfuggirà di mano , e darà il via alla 3a
      spero di sbagliarmi

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    2. scusa ma l'oro è una risorsa finita , mentre per quanto ci è dato sapere l'umanità ed il suo sviluppo non può esserlo , sia nel tempo che nello spazio . come si conciliano questi due concetti ?

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