martedì 28 febbraio 2012

Sara Tommasi e Gino Marra circa il rapporto tra loro


Va chiarito, soprattutto nell'interesse di FermiamoLeBanche, che il rapporto tra Sara e me, consolidatosi da quando vive a casa mia, ha causato una violentissima reazione del cuore del sistema mediatico, oltre che dell'entourage di Sara. Una reazione, che proprio io ho vanificato, dapprima accompagnata da minacce di annientamento mediatico, ma poi culminata, in una clinica, nel tentativo di praticare a Sara una siringa di Aldol per quindi ricoverarla facendola apparire esaurita. Tutto ciò nell'ottica, tanto più indegna quanto più inconscia, di svalutare ogni sua scelta che mi riguardasse nonché di costringerla a descrivere il nostro rapporto come platonico. Questo, a Milano, verso una persona che due giorni prima stava benissimo e che stava benissimo il giorno dopo, al suo ritorno a Roma, ovvero una persona sana. Perché la normalità ha infiniti volti, ma il ricovero è ammissibile solo se vi sia rischio che si arrechino danni a sé o ad altri, poiché esistono farmaci che consentono quasi sempre la terapia in autonomia. Farmaci di cui comunque Sara non ha aveva e non ha bisogno. Si teme in sostanza che Sara, 'contaminata' dalla propensione sentimentale ed intellettuale nei miei confronti, divenga il cavallo di Troia delle mie tesi nella cittadella del regime. Quanto all'evoluzione del nostro rapporto, il futuro è nelle mani degli dei, ma di certo contribuirà alla sconfitta del signoraggio.
28.2.2012

1 commento:

  1. Sinceramente non si capisce bene cosa sia successo ?
    Chi ha cercato di drogarla ? E perchè ?
    Ma sopratutto , perchè Sara è così importante , da definirla addirittura un cavallo di Troia ? Forse per la sua Laurea Bocconiana ?

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