martedì 21 febbraio 2012

Derivati: Comune Pescara si toglie cappio usura


Comune Pescara si toglie cappio usura bancaria


E' senz'altro la notizia del momento. Il Comune di Pescara è riuscito a togliersi il cappio dell'usura bancaria dei mutui derivati, i cosidetti Credit Default Swap tanto osannati negli anni precedenti la bolla finanziaria come gli strumenti per trovare
 risorse per le amministrazioni locali.
Il Comune di Pescara non è nuovo a scelte del genere. Ricordiamo, infatti, che la giunta insediatasi nel 2009 aveva già tolto alla SOGET il servizio di riscossione degli affitti sugli immobili di residenza popolare: http://www.assoterranostra.org/2011/01/il-comune-di-pescara-si-riprende-la.html .
La stessa giunta ha intentato causa contro i due maggiori istituti bancari detentori dei contratti di SWAP, Unicredit e BNL: http://www.assoterranostra.org/2011/08/il-comune-di-pescara-fa-causa-ad.html


Ma ripercorriamo le tappe di quest'ultima scelta.
Nel gennaio 2008 chiedemmo all'allora giunta comunale a guida D'Alfonso ( poi arrestato il 15 dicembre 2008 e dimessosi per cause sanitarie mentali permanenti ed ingravescenti ) un resoconto dell'esposizione totale della pubblica amministrazione pescarese dei contratti di mutui derivati accesi con i suddetti istituti bancari. Fu infatti quella stessa amministrazione a contrarre oltre 80.000 milioni di euro di mutui e swap che negli anni dal 2003 al 2008 ha freneticamente più volte rinegoziati per liberare risorse monetarie con benefici immediati ma che nel contempo prolungavano ( swappavano ) la scadenza dei cosidetti derivati fino a portarla dal 2015 al 2030. Una bella spada di Damocle sulla testa della cittadinanza in quanto non si è mai saputo in che modo fossero strutturati questi derivati e sopratutto perchè i tassi di interesse , attualmente bassi, in futuro sarebbero aumentati creando una leva sull'indebitamento e risarcimento degli interessi dovuti agli istituti bancari a scadenza. Sempre nel 2008 , la stessa giunta che aveva stipulato gli SWAP intentò causa alle banche presso la Procura di Pescara che, ovviamente, rigettò la denuncia per INCOMPETENZA GIURISDIZIONALE. La stessa giunta che stipulò i mutui derivati si accorse dopo 4 anni che c'erano dei problemi su tali contratti. La domanda da porsi è se tali politici fossero coscienti o competenti in materia finanziaria. Il loro INCAUTO ACQUISTO, dimostrato con l'intento di fare successivamente causa, avrebbe provocato gravi dissesti finanziari per le casse comunali negli anni a venire. E sappiamo che l'incauto acquisto è penalmente condannato con l'art.712 del Codice Penale. Sopratutto bisognerebbe chiedersi che ruolo abbiano avuto i dirigenti comunali nella stipula di tali contratti e quali siano stati i motivi che gli hanno fatto cambiare opinione. Se prima consideravano gli SWAP uno strumento per la finanza pubblica perchè hanno cambiato opinione? Sono davvero competenti i dirigenti comunali in materia finanziaria oppure hanno legami con il sistema bancario ? Art. 712 del C.P. anche per loro.
Appena si insediò la nuova giunta comunale nel 2009 mettemmo a conoscenza del documento in nostro possesso http://digidownload.libero.it/Terra_Nostra/Swap-Pescara001.pdf  il neo presidente della commissione finanze, Renato Ranieri, ed il neo assessore al bilancio , Eugenio Seccia.


L'attuale giunta è arrivata, dopo una nuova denuncia al foro COMPETENTE di Milano, alla decisione di scendere a compromesso con gli isitituti bancari. Unicredit ha accettato la proposta di concordato di 95.000 euro per rescindere i contratti di SWAP in essere mentre per BNL , al momento, si procederà per via giudiziale. Nel protocollo di intesa del Comune di Pescara del 11-11-11 sono descritti tutti i passaggi per giungere a questa soluzione con le banche
 http://digidownload.libero.it/Terra_Nostra/Comune%20Pescara-%20estinzione%20DERIVATI.pdf
Un "segnale" contro l'USURA BANCARIA e la Finanza creativa a nostro avviso molto FORTE che non può che far piacere a chi, come la nostra associazione, denuncia da sempre lo strapotere bancario nella pubblica amministrazione. Come già detto, i cittadini pescaresi non rischiano di pagare milioni di euro di interessi fino al 2030 ma le nostre domande restano ancora sospese: " Sono competenti i dirigenti comunali in materia finanziaria? Chi ha guadagnato le commissioni con le dette transazioni e rimodulazioni dei contratti di mutui derivati? Siamo certi che non ci siano connivenze e consanguineità tra i dirigenti della pubblica amministrazione e funzionari degli istituti bancari interessati? " . Solo il tempo potrà dirlo perchè il tempo ha un grande valore: la VERITA'.

Associazione Terra Nostra
  Gianluca Monaco

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